Testata | La Maga |
Segnatura | VII, 88 |
Datazione | 1855-07-24 |
Struttura editoriale | Genova, Tip. Ludovico Lavagnino, Gardella G. B. (Ger. Resp. ) |
Prezzo | 10 centesimi |
Tecnica | Litografia in penna |
Disegnatore | Ignoto |
Impaginazione | Multipla |
Iscrizioni | 1) "- In nome della legge, Signora Madre, é pregata di aprirci. - Non sanno, che non possiamo aprire perchè le nostre istituzioni ce lo impediscono. - Ma allora saremo costretti a buttar giù la porta. - Facciano quello che vogliono. Ma sappiano che saranno in scomunica. - A questo ci penseremo noi". Sul muro: "M. SS. Giacomo e Filippo". 2) "- Sapreste dirci, Reverenda Madre, perchè i Signori che sono venuti a far l'inventario, invece di essere diavoli, come ci avevate detto, sono tutti educati e bella gente? - Non sapete, figlia mia, che il diavolo si trasforma in tutti i modi per ingannare le anime semplici?". |
Categoria satirica | Sequenza narrativa, Tipizzazione |
Riferimento storico | Legge Rattazzi sulla soppressione dei conventi, Beni ecclesiastici, Vittorio Emanuele II |
Categoria iconografica | Urbana, Istituzioni e Potere, Ecclesiastica |
Parole chiave | Funzionario, Figura alla porta, Figura alla finestra, Clero, Convento |
Descrizione | 1) Autorità governative (tra cui Vittorio Emanuele II) vanno a bussare al convento di SS. Giacomo e Filippo. 2) Le suore chiedono informazioni alla badessa. |
Luogo conservazione | Biblioteca Istituto Mazziniano, Genova |